Un debito superiore a 20mila euro farà scattare la segnalazione da parte dell’Agenzia delle Entrate nei confronti dell’imprenditore.

La soglia andrebbe però elevata ancora in considerazione della crisi pandemica e del conflitto in Ucraina che provocheranno ulteriori e gravi sofferenze alle imprese italiane.

In base all’emendamento approvato, la segnalazione verrà inviata quando il debito è superiore a 20.000 euro. Nella formulazione originaria della norma, invece, era contemplata una segnalazione del creditore fiscale in presenza di un debito Iva superiore a 5.000 euro.

“Il Consiglio nazionale ha contribuito al conseguimento di questo primo ed importante risultato – afferma Giovanna Greco, consigliera nazionale dei commercialisti delegata a Funzioni giudiziarie e ADR –, che si inserisce all’interno di un percorso istituzionale con il Ministero della Giustizia per la modifica delle soglie di allerta. È necessaria una ulteriore rimodulazione in ragione della dimensione dell’azienda e del suo volume d’affari ai fini della determinazione dell’importo relativo al debito scaduto e non versato inerente all’imposta sul valore aggiunto”.